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Come guarire la tiroidite di Hashimoto con i funghi curativi?

Come guarire la tiroidite di Hashimoto con i funghi curativi?

Articolo comparso sul magazine online key4biz.it il 11/09/2015.
A cura del dr Walter Ardigò.
Buona lettura!

Oggi parleremo di ‘Tiroidite di Hashimoto’, una patologia ben nota purtroppo a molte donne e per la quale ricevo molte richieste di informazioni e di aiuto. Proprio pochi giorni fa ho partecipato all’ ‘VIII Congresso Internazionale di Micoterapia’ che si è tenuto a Manizales (Colombia) dal 24 al 27 agosto 2015. Alla presenza dei maggiori scienziati del settore e cattedratici provenienti dalle Università di tutto il mondo, ho presentato i risultati del mio lavoro di ricerca scientifica che documentano la guarigione proprio dalla ‘Tiroidite di Hashimoto’ con la somministrazione di Funghi Medicinali. I risultati che ho presentato in questo Congresso alla comunità scientifica internazionale sono il frutto di sette anni di lavoro e il protocollo di terapia prevede la somministrazione di: Shiitake, Reishi e Agaricus Blazei Murrill. Questo lavoro, scientificamente documentato, descrive la casistica di 7 pazienti malati di ‘Tiroidite di Hashimoto’ da tre anni. I suoi risultati saranno anche pubblicati sulla rivista scientifica International Journal of Medicinal Mushrooms.

Questi risultati, come emerso dalla reazioni dei ricercatori presenti al Congresso, mettono in luce che i benefici forniti dai Funghi Medicinali sono un trattamento razionale con cui affrontare questa patologia.

Che rapporto ha la terapia farmacologica ufficiale con questi risultati? La terapia farmacologica ufficiale si occupa di somministrare per bocca l’ormone che è carente in questa patologia: ovvero T4 (levo-tiroxina). Al contrario, i funghi curativi prescelti (vedi in basso) si incaricano invece del risanamento del sistema immunitario quindi della risoluzione delle cause, senza trascurare di occuparsi del sintomo. Questa cura di Micoterapia è in grado anche di risolvere l’infiammazione della tiroide e di sostenere la produzione degli ormoni. Per questo motivo dal Congresso Internazionale è emerso l’auspicio che questa terapia naturale possa diffondersi in sintonia con la terapia allopatica e diventare una terapia di base nella ‘Tiroidite di Hashimoto’.

Ecco perché i funghi curativi funzionano contro la ‘Tiroide di Hashimoto’ Permettetemi di definire brevemente il perimetro. La ‘Tiroidite di Hashimoto’ è una malattia autoimmune della tiroide che, nell’arco di pochi mesi, causa l’ipotiroidismo. L’ipotiroidismo, sintomo chiave, viene prodotto da un attacco autoimmune del sistema immunitario che aggredisce la tiroide e la colpisce, proprio come se la tiroide fosse un nemico! In primo piano il sistema immunitario è alterato, colpisce la tiroide ‘vittima innocente’.
Questa è la chiave di ricerca del lavoro clinico da cui sono scaturiti i risultati di questa patologia e cioè della risoluzione della ‘Tiroidite di Hashimoto’. In dettaglio: il sistema immunitario produce anticorpi patologici autoimmuni contro due molecole necessarie alle cellule tiroidee per produrre gli ormoni tiroidei. Sono auto-anticorpi autoimmuni patologici, rispettivamente contro il TPO (perossidasi tiroidea) e contro la TG (tireoglobulina AAB) superiori ai normale valori tollerati dall’organismo.
Il protocollo utilizzato e presentato per la cura di questa patologia sono tre funghi appartenenti alla Micoterapia: Shiitake, Reishi e Agaricus blazei Murrill. Questi Funghi Medicinali sono efficaci nel risanamento del sistema immunitario. La ricerca dimostra infatti che nel corso di 3-6 mesi con la somministrazione di questi tre funghi, sotto forma di integratori alimentari, l’auto aggressione contro la tiroide dapprima si riduce e poi si risolve. Lo dimostra l’eliminazione degli auto-anticorpi anti-TPO e degli auto-anticorpi anti-TG. La tiroide, eliminati questi auto-anticorpi, ricomincia a produrre gli ormoni tiroidei T3 e T4 in modo normale.
Di conseguenza l’ipotiroidismo guarisce.

Colleghi, Professori Universitari e Giornalisti si sono stupiti che sia medico e non docente universitario. Ho spiegato, che la ricerca in Italia è viva anche fuori dalle Università e anche nel campo della Medicina Naturale.