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Pressione sotto controllo con i Funghi

Pressione sotto controllo con i Funghi

Nei giorni scorsi, gli esperti riuniti a Napoli in occasione del Congresso della Società Italiana Per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) hanno ribadito l’importanza dello stile di vita nella prevenzione e nella cura dell’ipertensione. L’ideale, secondo loro, è praticare un esercizio aerobico per 30-45 minuti, 3-4 volte a settimana, a un livello di intensità pari al 50-70%. Indubbiamente, il movimento svolge un’azione protettiva molto preziosa da questo punto di vista (e non solo). Ma per ottenere livelli ottimali di pressione arteriosa risulta particolarmente indicata anche la micoterapia, la cura con i funghi medicinali.

Quando si parla di ipertensione

La pressione è la forza esercitata dal sangue sulle arterie mentre scorre al loro interno. Si parla di pressione elevata o ipertensione quando i valori della pressione sistolica (la cosiddetta “massima”) superano i 140 mmHg e quelli della pressione diastolica (la minima) i 100 mmHg. L’ipertensione è pericolosa perché aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Infatti, il cuore di un soggetto iperteso deve lavorare maggiormente per spingere il sangue, che fa più fatica a fluire nel sistema circolatorio. Questo superlavoro causa un progressivo ingrossamento del miocardio e una sua minor irrorazione. Il problema è che quando le cellule del cuore non vengono irrorate e nutrite dal sangue, in pochi minuti muoiono, provocando varie malattie, come aritmie, angina e infarto. In aggiunta a ciò, in presenza di ipertensione, le pareti arteriose si ispessiscono e induriscono progressivamente, anche a causa della formazione di placche all’interno dei vasi. Il risultato? La circolazione viene ulteriormente rallentata.

I rimedi più indicati

Per mantenere entro le soglie ottimali i valori della pressione arteriosa l’ideale è ricorrere a due funghi in associazione, che agiscono attraverso due meccanismi complementari: Polyporus e Auricularia. Il primo esercita un potente effetto diuretico, per cui aiuta a eliminare i liquidi e il sodio in eccesso, diminuendo la pressione sui vasi. Il risultato è un abbassamento dei valori eccessivi di pressione. L’Auricularia, invece, promuove una vasodilatazione e, di conseguenza, un abbassamento della pressione quando essa è elevata: nei vasi dilatati, infatti, il sangue scorre con più facilità e dunque esercita una pressione minore sulle loro pareti. Non solo: questo fungo impedisce alle arterie di diventare rigide, di conseguenza la pressione non aumenta. Inoltre, previene l’arteriosclerosi. In alcuni casi, potrebbe essere utile aggiungere il Reishi, che riduce la pressione arteriosa elevata con un’azione sia a livello periferico sia a livello centrale. Fra l’altro, questi funghi esercitano molti altri effetti utili. Per esempio, il Reishi ottimizza la resa energetica del cuore, innalza la portata di sangue in tutto l’organismo e protegge il cuore e i vasi sanguigni dai danni causati dai radicali liberi. L’Auricularia, invece, risolve le micro-lesioni delle pareti dei vasi sanguigni da cui origina l’infiammazione delle pareti stesse, che produce l’arteriosclerosi. Ogni fungo va assunto alla dose di 2 grammi al giorno, per un minimo di 3 mesi.

Alla prossima settimana
dr Walter Ardigò